# Il Compleanno che Non Volevo: Riflessioni di Fine Estate

*14 agosto, un altro anno, gli stessi sentimenti.*

C'è qualcosa di paradossale nel celebrare la propria nascita quando tutto intorno a te sembra ricordarti quanto poco conti davvero. La settimana scorsa ho compiuto gli anni, e come ogni anno da quando ho memoria, la routine è stata la stessa: un "auguri" veloce dai miei genitori, un messaggio altrettanto sbrigativo da mia sorella, e poi il silenzio.

Niente regali. Niente sorprese. Solo quella sensazione familiare di essere un pensiero di seconda categoria nella vita delle persone che dovrebbero amarmi di più.

## L'Ironia dei Coupon Birthday

Ma ecco che arriva la parte più surreale: la casella di posta elettronica si riempie di messaggi colorati da tutti quei siti beauty a cui sono registrata. "Buon compleanno! Ecco il 15% di sconto per te!" - con ordine minimo di 50-60€, ovviamente. 

È quasi comico: le aziende che vendono rossetti e creme mi fanno sentire più speciale della mia famiglia. Almeno loro si ricordano della data e mi offrono qualcosa, anche se è solo marketing mascherato da gentilezza.

Ma poi la realtà mi riporta con i piedi per terra. Quel 15% di sconto? Inutilizzabile. Il mio lavoro non mi permette grandi spese, e quando riesco a mettere da parte qualche soldino, ecco che mia madre trova sempre il modo di farmeli "prestare" - prestiti che sappiamo benissimo non torneranno mai indietro.

## Il Peso di Ferragosto

Forse odio il mio compleanno anche perché cade nella settimana più morta dell'anno. Ferragosto: quando tutti scappano, quando la città si svuota, quando anche gli amici più stretti sono in vacanza con le loro famiglie. Da bambina non avevo mai nessuno per festeggiare, e finivo per rimandare tutto a settembre, quando ormai la magia era svanita.

## Crescere Significa Accettare?

Ogni anno che passa, questo giorno diventa più pesante. Non è tanto la mancanza di regali materiali - anche se, diciamocelo, un pensiero carino non guasterebbe. È il sentirsi invisibili nelle vite delle persone che dovrebbero vederti di più.

È rendersi conto che crescere non significa necessariamente che le cose migliorano. A volte significa solo imparare a convivere con le delusioni che si ripetono, anno dopo anno, come un disco rotto che non riesci a spegnere.

Forse l'anno prossimo sarà diverso. O forse no. Ma almeno ora so che non sono sola in questo sentimento - e che va bene odiare il proprio compleanno quando tutto intorno sembra ricordarti quanto poco conti davvero.

*Buon compleanno a me, I guess.*



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