Cari lettori,
Vi scrivo oggi con il cuore un po' pesante, ma anche con una sincerità che forse non ho mai avuto prima. Questo mese sono stata assente, e sento di dovervi una spiegazione, ma soprattutto la devo a me stessa.
Mi manca scrivere. Lo ammetto senza vergogna. Ogni mercoledì aprivo questa pagina, fissavo il cursore che lampeggiava sul foglio bianco, e niente. Le parole sembravano essersi nascoste in qualche angolo remoto della mia mente, irraggiungibili. Non sapevo cosa scrivere, non avevo spunti, non avevo quella scintilla che di solito accende i miei pensieri e li trasforma in frasi.
Il paradosso è che quando finalmente mi veniva in mente qualcosa di interessante, non ero mai al computer. E poi, inevitabilmente, me ne dimenticavo. Come se i pensieri fossero farfalle che volavano via appena smettevo di prestargli attenzione.
Col passare dei giorni, è iniziata a crescere in me una sensazione soffocante: "Se non pubblico questa volta, perdo tutto". Era come se qualcuno mi puntasse qualcosa alla testa, obbligandomi a scrivere, a pubblicare qualcosa che in realtà non volevo condividere. La paura di deludervi era diventata un peso insostenibile.
Poi c'è stato il lavoro di sartoria, che mi ha assorbita completamente. Le mani impegnate con aghi e tessuti, la mente che doveva concentrarsi su misure e cuciture, non lasciavano spazio a nient'altro. Non avevo più la testa per scrivere, per pensare, per essere me stessa in questo spazio che tanto amo.
La paura e il senso di obbligo che provavo nei vostri confronti erano diventati troppo grandi da sopportare. Mi scuso per l'ennesima volta, sapendo già che forse sparirò di nuovo. So che può sembrare frustrante, lo capisco.
Ma devo essere onesta: ho bisogno di tempo per rimettere in piedi la mia mente un po' malata. Non è una scusa, è una necessità. A volte dobbiamo fermarci, riconoscere i nostri limiti, e prenderci cura di noi stessi prima di poter dare agli altri.
Tornerò, spero con tanti nuovi post, con idee fresche e con quella passione per la scrittura che ora sembra sopita ma che so essere ancora lì, da qualche parte.
Grazie per la vostra pazienza, per la vostra comprensione, e per essere ancora qui nonostante le mie assenze.
Con affetto sincero,
*Tiziana*
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*P.S. A volte il silenzio è necessario quanto le parole. A volte fermarsi è l'unico modo per ripartire meglio.*
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